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Zante Zacinto

4 curiosità su Zante

Zante, con le sue spiagge spettacolari e i tramonti infuocati, è una delle mete più ambite del Mar Ionio. Ma dietro la sua bellezza da cartolina si celano anche storie, tradizioni e curiosità che la rendono davvero unica. Ecco 4 cose che forse non sapevi su quest’isola affascinante.

1. Zante o Zacinto? Il nome ha origini antiche

Forse l’hai sentita nominare anche come Zacinto, soprattutto se hai letto qualche verso di Ugo Foscolo. Ma da dove arriva questo nome? “Zacinto” deriva dal greco antico “Zakynthos”, nome del figlio del mitico re Dardano, che secondo la mitologia avrebbe scoperto l’isola, diventandone così il suo eroe. Zzacito è dunque la denominazione storica e letteraria dell’isola, usata in particolare in ambito poetico e culturale. “Zante”, invece, è la versione italianizzata, adottata soprattutto durante i secoli di dominazione veneziana. Due nomi per una sola isola, entrambi carichi di storia e fascino.

2. Qui nidifica la tartaruga Caretta Caretta

Zante è uno dei pochi luoghi al mondo dove ogni estate si verifica un evento straordinario: la nidificazione della tartaruga marina Caretta Caretta. Le spiagge della baia di Laganas, soprattutto Kalamaki e Gerakas, sono tra i siti di deposizione preferiti. raggiungere dimensioni sorprendenti: gli esemplari più grandi arrivano a pesare fino a 140 kg e a misurare 120 cm di lunghezza, mentre i più piccoli si aggirano attorno agli 80 cm. Nonostante la stazza, sono nuotatrici agili grazie alle loro potenti pinne. La stagione della nidificazione va da giugno ad agosto. In questo periodo, le femmine risalgono lentamente la riva per cercare il luogo ideale dove deporre. Una volta sulla terraferma però, a differenza delle tartarughe terrestri, non possono ritrarsi nel carapace per proteggersi e i loro movimenti, a causa del peso, sono lenti e impacciati. Trovato il giusto punto in cui deporre le uova, scavano una cavità profonda circa 50 cm con le pinne posteriori, lasciando una media di 120 uova nel terreno. Dopo circa 50 giorni si apre circa la metà delle uova deposte.                            Per proteggere questi esseri delicati, molte zone rientrano nel Parco Nazionale Marino di Zante. Con un po’ di fortuna (e tanto rispetto), potresti assistere alla schiusa delle uova o vedere le tartarughine correre verso il mare al tramonto. Un’esperienza davvero indimenticabile!

3. Culla del kantades: la musica dell’amore

Zante è anche un’isola musicale. Qui è nata la tradizione delle kantades, canti popolati nati come serenate romantiche cantate a più voci e accompagnate da chitarre e mandolini. Questo genere musicale, profondamente legato alla cultura ionica, racconta storie d’amore, nostalgia e mare. Generalmente sono fatte da uomini che si prostrano sotto alla finestra della donna amata o sono spesso cantate in coro nelle taverne locali e in occasione di feste familiari. Ad oggi, queste melodie dolci e malinconiche, rappresentano ancora una parte culturale importante e si possono ascoltare durante le visite guidate nel cuore storico dell’isola o in alcune taverne tipiche. Molti locali infatti propongono cene accompagnate dalle melodie delle “kantades”, regalando ai turisti un’atmosfera autentica e romantica.

4. Zante era chiamata il “Fior di Levante”

Durante la lunga dominazione veneziana, Zante veniva soprannominata Fiore di Levante (in veneziano Fior di Levante) per via della sua bellezza rigogliosa e dei profumi inebrianti che si diffondevano nell’aria. I fiori, le piante aromatiche e il clima mite regalarono all’isola una fama quasi mitica tra i navigatori del Mediterraneo. Anche il poeta statunitense Edgar Allan Poe dedicò un sonetto all’isola di Zante, probabilmente ispirato da Ugo Foscolo. Nel componimento, intitolato proprio “To Zante”, Poe descrive l’isola come “la più bella di tutti i fiori” e la celebra nel verso finale con il nome poetico di Fiore di Levante. Ancora oggi, quell’eleganza senza tempo si respira passeggiando tra gli uliveti o affacciandosi dalle terrazze panoramiche.

In conclusione

Zante non è solo mare e divertimento. È un’isola dalle mille sfaccettature, dove la storia incontra la natura e la cultura locale sorprende con dettagli inaspettati. La prossima volta che visiterai quest’isola, fermati un attimo a pensare a quante storie nasconde dietro il suo nome antico, tra melodie d’amore e tartarughe marine.

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