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Curiosità sull’Armenia

L’Armenia è una terra che affonda le radici in un passato lontano, un paese che ha attraversato secoli di storia, con una cultura e tradizioni che ancora oggi rimangono forti e vive. Con la sua posizione geografica a metà tra l’Europa e l’Asia, l’Armenia è stata ed è tuttora territorio di influenze culturali, religiose e storiche. Scopriamo insieme alcune curiosità che rendono questo piccolo ma straordinario paese davvero unico.

Armenia: primo Paese cristiano

L’Armenia vanta il titolo di primo Paese al mondo ad adottare ufficialmente il cristianesimo come religione di Stato, evento che segna un capitolo fondamentale nella storia religiosa e culturale non solo dell’Armenia, ma di tutta l’umanità. Questo avvenne nel 301 d.C., quando il re Tiridate III si convertì al cristianesimo grazie all’opera di San Gregorio l’Illuminatore, uno dei santi più venerati in Armenia.

L’alfabeto armeno

L’alfabeto armeno fu creato dal monaco e linguista San Mesrop Mashtots nel 405 d.C. al fine di tradurre la Bibbia in armeno e conta ben 38 lettere. Prima della creazione dell’alfabeto, la lingua armena veniva trascritta usando alfabeti greci o persiani, ma questi sistemi non erano completamente adatti a rappresentare la fonologia del popolo armeno. La forma e l’ordine delle lettere infatti ricordano molto l’alfabeto greco. È ancora oggi utilizzato per scrivere la lingua armena, che è una lingua indoeuropea.

Il Genocidio Armeno

L’Armenia è teatro di una delle maggiori tragedie avvenute nel corso del 20° secolo. Nel 1915, durante la Prima Guerra Mondiale, l’Impero Ottomano perpetrò il genocidio armeno, uccidendo circa 1,5 milioni di armeni. Questo evento tragico è un tema centrale nella memoria collettiva armena e nelle relazioni internazionali.

Khor Virap: il luogo della conversione al cristianesimo

Il monastero di Khor Virap è uno dei luoghi più sacri dell’Armenia, famoso per essere il sito dove San Gregorio l’Illuminatore fu imprigionato in un pozzo sotterraneo per 13 anni prima di convertire il re Tiridate III al cristianesimo. Il monastero si trova vicino al confine con la Turchia, offrendo una vista spettacolare del Monte Ararat, un’altra ragione per cui questo sito è tanto venerato.

Il Monte Ararat: il simbolo della nazione

Il Monte Ararat si trova in Turchia, vicino al confine con l’Armenia ed è la montagna più alta della Turchia, con un’altezza di 5165 metri sul livello del mare. La sua vetta è  spesso ricoperta di neve, visibile anche da lontano e con la sua imponenza, domina tutta la pianura circostante. Sebbene oggi il Monte Ararat si trovi in Turchia, è un simbolo nazionale dell’Armenia. La montagna è legata alla tradizione biblica, in particolare al racconto di Noè, che secondo la leggenda sarebbe approdato sulla sua cima dopo il diluvio universale. Questo racconto conferisce alla montagna una valenza religiosa, incarnando così la “montagna sacra” del popolo armeno, raffigurata addirittura sul loro stemma. Per gli armeni, il Monte Ararat non è solo un simbolo di bellezza naturale, ma rappresenta anche la patria perduta. Infatti quando l’Impero Ottomano si disintegrò e l’Armenia fu divisa, la montagna divenne un segno di speranza e di resistenza per il popolo armeno. La vista di questa montagna è spesso associata al sogno di un’Armenia unita.

La tessitura

L’Armenia ha una lunga tradizione nella tessitura e in particolare nella produzione di tappeti, diffusasi successivamente in tutto il territorio del Caucaso. Il paese era famoso per i suoi tessuti pregiati e in passato, specialmente nell’era del Medioevo, chiunque possedesse un tappeto armeno, era considerato facoltoso. Proprio per questo motivo, durante l’epoca sovietica, nacquero numerose scuole di tessitura, nelle quali era possibile imparare passo passo quest’antico mestiere e ricevere consigli da grandi esperti del settore. Oggi è possibile acquistare tappeti armeni su misura nelle fabbriche locali.

Yerevan: una delle capitali più antiche

La capitale Yerevan è una delle città più antiche del mondo, fondata nel 782 a.C. dal re Aram. Nel corso dei secoli, Yerevan ha visto diverse civiltà attraversare il suo territorio, tra cui quelle persiana, ottomana e russa, ma è sempre rimasta un centro culturale e politico importante per gli armeni. Ad oggi, Yerevan è una città moderna, che conserva un fascino antico, con i suoi monumenti, le sue piazze e i suoi musei.

Gli scacchi? Un’insolita materia scolastica

Ebbene sì, hai letto bene! Sebbene per noi italiani possa sembrare strano, in Armenia gli scacchi non sono solo un gioco, ma una vera e propria materia scolastica. Questo paese ha una lunga e orgogliosa tradizione nel campo degli scacchi ed è uno dei pochi luoghi al mondo in cui la disciplina è stata integrata nel sistema scolastico nazionale. Dal 2011, infatti, l’Armenia ha reso gli scacchi obbligatori nelle scuole, a partire dalle scuole primarie, per tutti gli studenti dai 7 ai 13 anni. Gli scacchi sono visti come un potente strumento per sviluppare il pensiero critico, la concentrazione, la memoria e le abilità decisionali. Nota infatti per i migliori giocatori di scacchi al mondo, l’Armenia ha deciso di insegnare anche ai giovani l’arte della strategia e della pianificazione a lungo termine.

 

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